Prezzi pazzi

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Tutti sapevano che i prezzi potevano variare, e di molto, da un momento all’altro. Le buone occasioni erano da cogliere al volo! Oscillavano i prezzi di biglietti aerei, ferroviari, per qualsiasi spostamento. Concerti, camere d’albergo, vacanze, vestiti, scarpe, gadget tecnologici, oggetti all’asta di ogni sorta potevano costare da pochi centesimi a parecchie centinaia di euro.

C’erano poi le variazioni di valuta da tener presente, a volte un acquisto in sterline, dollari o magari bitcoin poteva risultare estremamente conveniente. Senza contare i siti asiatici, che vendevano spesso gli stessi beni di consumo a prezzi stracciati. Si scopriva solo in un secondo momento che, superata una certa cifra, piuttosto modesta, i costi di spedizione, le tasse doganali e l’IVA aggiunta facevano lievitare il conto, e di parecchio.

Cecilia non era certo una navigatrice alle prime armi, anzi, era ben consapevole degli specchietti per allodole disseminati ovunque in Rete. Spesso amici e colleghi si affidavano a lei per un consiglio, e lei tirava fuori dal cilindro sempre un affare imperdibile, e trucchetti davvero gustosi.

Eppure anche lei rimase presa nella macchina infernale degli algoritmi di profilazione. Tre mesi prima di Natale le arrivò una notifica dal suo scanner personalizzato, un’applicazione opportunamente addestrata capace di scovare le offerte più adatte a lei. Due biglietti, per lei e per un’altra persona a sua scelta, per una delle località più in voga di quella stagione. Prudente, controllò tutti i dettagli. Niente costi nascosti, tutto regolare. Magnifico. Click, lo compro!

Purtroppo l’account Paypal che Cecilia utilizzava per velocizzare le procedure di acquisto era a secco. E anche la carta di debito collegata. Cecilia non si fidava di nessuno, perciò ricaricava di tanto in tanto una carta che usava solamente per acquisti online, ma si era completamente dimenticata di farlo. Disdetta.

Lasciò stare lo smartphone, sul portatile sarebbe stata più rapida, e poi era più sicuro, era settato per l’e-commerce. Si affrettò a ricaricare la carta, ma ci voleva qualche minuto anche per una smanettona come lei. Voilà, ora il saldo era positivo, e… «sessione scaduta, siamo spiacenti».

Bisognava ricominciare da capo. E va bene, va bene. Ricaricò la pagina. Ripeté la procedura, molto rapidamente. Aveva verificato, era tutto perfetto, ma un’ultima occhiata non guasta… Non è possibile! Il prezzo era aumentato del 15%, erano trascorsi sì e no tre minuti, quattro al massimo!

Rimaneva in ogni caso un vero affare, e poi era proprio quello che cercava per le vacanze natalizie. Michele avrebbe apprezzato la sorpresa. E va bene, va bene. Click, lo compro!

«Ci dispiace, gli ultimi posti a questa tariffa sono appena stati assegnati», l’avviso laconico la indispettì. «Affrettati! Rimangono ancora due posti alla tariffa smart 2!», la incalzava una nuova finestra sulla schermo.

Non è possibile! Un altro 15% almeno, calcolò rapidamente Cecilia. Cominciò a sentirsi presa in giro, ma ormai l’idea del viaggio si era annidata saldamente fra i suoi desideri e non voleva darsi per vinta. Click, lo compro!

«Siete reindirizzati sul sistema di autenticazione 3D previsto dalla vostra carta, il processo potrebbe durare fino a 30 secondi», avvertì un’ennesima schermata. Ah, già! Corse a prendere il cellulare, bip-bip, ricevette la password per la doppia verifica, la introdusse nel campo bianco, click, è fatta! «Grazie per l’acquisto. Riceverete una mail di conferma al più presto con tutti i vostri dati. Arrivederci».

Cecilia ce l’aveva fatta! Ma, un momento… aveva speso quasi il doppio di quello che pensava all’inizio! Com’era stato possibile? Non riusciva a capacitarsene, né a capire cosa fosse successo.

Capire

Perché i prezzi variano così tanto sul Web? Contrariamente a quanto sostengono alcuni, non è facile dare una risposta soddisfacente a questa domanda apparentemente banale. Non tutti i siti operano nello stesso modo e poche persone hanno accesso ai misteri dei software che gestiscono le fluttuazioni dei prezzi. Tuttavia, vi sono alcuni principi fondamentali. I più importanti sono lo yield management e la profilazione.

Lo yield management, ovvero la «gestione della resa». Praticata da alcune compagnie aeree già molto prima dell’invenzione di Internet, è una tecnica di marketing che si sta diffondendo nel settore dei trasporti, in quello alberghiero e in molti altri.

L’idea principale è quella di aumentare i profitti legati alla vendita («gestione del profitto», il revenue management) in funzione della domanda attesa e delle variazioni della domanda effettiva. Un esempio al posto di un lungo discorso. Se cerchi con due o tre mesi di anticipo, è abbastanza facile trovare un biglietto ferroviario Milano-Roma a 19,90 euro. Tuttavia, questa tariffa è valida solo per un numero limitato di posti. Una volta venduti questi biglietti, un biglietto potrà costare 29, 39, 49… fino a 89 euro per la tariffa base. Più ci avviciniamo alla partenza del treno, più alti saranno i prezzi. Potrebbe essere necessario acquistare un posto in una classe superiore e molto più costosa.

D’altra parte, capita di trovare biglietti di prima classe scontati che costano meno di biglietti di seconda classe a tariffa intera. Insomma, i prezzi fluttuano. Inoltre è ancora possibile che il prezzo del biglietto possa diminuire con l’avvicinarsi della partenza, nel caso in cui per esempio ci siano ancora molti posti non prenotati. In pratica il gestore in questo caso effettuerà una sorta di «svendita» all’ultimo minuto, per riempire i posti disponibili.

Spesso entrano in gioco anche altri parametri. Se si desidera viaggiare durante ore di punta, o durante periodi di vacanze o considerati di alta stagione per un qualsiasi motivo, sarà difficile trovare un biglietto scontato.

La profilazione. Sulla base della ricerca effettuata da un utente (o da altri utenti ad esso collegati), lo stesso prodotto può essere offerto a prezzi diversi. Il prezzo di un bene o servizio può variare anche in base a tutte le informazioni relative all’utente disponibili sulla piattaforma su cui desidera effettuare l’acquisto.

Ad esempio, un cliente che consulta più volte la stessa offerta può essere considerato un cliente esitante. La macchina può far salire i prezzi in modo che decida il più rapidamente possibile, per paura di perdere un buon affare.

Alcuni media hanno parlato a lungo di IP tracking, cioè di identificare e rintracciare i clienti in base al loro indirizzo IP. Tuttavia, va notato che questa è solo una delle tante possibilità a disposizione di coloro che seguono ogni tua mossa sul web.

Buone pratiche

Lo yield management non è illegale. In ogni caso, è molto difficile dimostrare che utilizzi tecniche di profilazione illegali per modificare l’offerta. I siti che lo utilizzano solitamente si avvalgono di algoritmi proprietari e non pubblici, per cui è impossibile stabilire regole generali. Per trovare i biglietti più economici le regole generali sono sempre le stesse: acquistarli in anticipo o tentare la fortuna all’ultimo minuto. Credere al sito «magico» che offre sempre le tariffe «migliori» può nascondere brutte sorprese. Alcuni siti applicano prezzi più elevati (o spese amministrative) in certi orari (di solito la sera) o in certi giorni (ad esempio nei fine settimana), quindi fate attenzione!

I siti di vendita online sono stati progettati per farvi spendere senza pensare! Usano tutti i tipi di tecniche di marketing e mettono in campo una pletora di astuzie per farci sentire come se stessimo sempre facendo un buon affare. Ma non è sempre così. Fra le tecniche più semplici eppure sempre efficaci troviamo i conti alla rovescia, ad esempio: «questa offerta è valida ancora per 8 minuti, affrettati!», con il tempo che sfugge inesorabile; ma anche i messaggi insistenti e le proposte «solo per te». E ricordate: Quello che è scritto sullo schermo non è sempre la verità!

La parola alla hacker

Alcune semplici astuzie possono aiutare. In particolare:

  • cancellare i cookies e lo storico della navigazione sul sito incriminato: spesso è sufficiente per riportare magicamente i prezzi al punto di partenza
  • usare due browser: uno per navigare e verificare i prezzi, uno per acquistare
  • usare lo smartphone per verificare i prezzi e il computer per acquistare. Attenzione! Non dovete essere loggati con lo stesso account!
  • per le altre forme di tracciamento: utilizzate estensioni per il browser e altri accorgimenti per evitare, limitare, distorcere, impedire il tracciamento

Veri hacker

Per non essere localizzati a partire dal proprio indirizzo IP è anche possibile navigare attraverso VPN, acronimo di Virtual Private Network. Questi veri e propri tunnel su Internet rendono anonimo il vostro traffico e quindi impossibile la profilazione.

Le VPN gratuite sono sempre poco raccomandabili, possono nascondere honey pot o altri sistemi di raccolta dati.

Ricorda: «Se è gratis, la merce sei tu!».

Un pizzico di filosofia

L’idea che un affare possa essere ottimo per chi vende come per chi compra è tipica di un’ideologia vaga eppure particolarmente virulenta, l’estremismo liberista noto come libertarianesimo*. Questo insieme di dottrine filosofico-politico-economiche afferma tra l’altro la teoria del win-win, cioè della possibilità e anzi necessità di vincere in ogni interazione economica. Ma sappiamo per esperienza che le cose non stanno affatto così.