Seconda giornata: relazioni

Sotto il reggimento di Valentina, si racconta di coloro che affidarono le proprie relazioni alle medesime, potenti tecnologie incontrate nella prima giornata. Sembrava davvero un’ottima idea per rendere gli scambi più rapidi, per restare al passo con i tempi, per non essere mai lontani dai propri amati e per non soffrire mai dell’assenza di qualcuno, insomma per sentirsi proprio nel posto in cui le cose succedevano, alla velocità della luce.

Relazioni

Vale a dire: «Mettersi in relazione con…». Partner, figli, genitori, amici e amici di amici; ma anche umani sconosciuti, e persino non umani. Sì, perché il grande rimosso di queste relazioni mediate dalle macchine digitali erano proprio loro: le macchine stesse. Pochi cercavano di conoscerle, pochi se ne interessavano.

E soprattutto, insieme a loro venivano dimenticate le persone e le aziende padrone di queste macchine, con i loro piani per trarre profitto ed espandersi oltre ogni possibile immaginazione. Macchine serve e asservite per liberare gli umani dalla fatica di costruire le proprie relazioni? Qui gatta ci cova.

E per mascherare la puzza di bruciato, tanti ricchi premi e cotillon! Ogni interazione pareva diventata un gioco, costellata di punti, premi, classifiche, livelli e gadget; scandita da continui richiami, notifiche e occasioni straordinarie. Schemi di gioco inseriti ovunque, per trasformare ogni relazione in una competizione senza quartiere.