Prima giornata: fuoricasa

Sotto il reggimento di Delia, si ricorda e si ragiona di coloro che si affidarono a strumenti tecnologici di indubbia potenza, connessi in reti straordinariamente estese per tutto l’orbe terraqueo, tanto veloci quanto onnipresenti; e fidarono nel prodigioso aiuto di queste reti altrui per comunicare con altri umani, per trovare ciò che cercavano quando non si trovavano a casa propria: fuori casa, dunque.

Fuoricasa

Vale a dire: «A casa d’altri». Dove vigevano regole e norme decise da altri, veri e propri contratti, pagine e pagine ancora, spesso lunghi geroglifici di incomprensibili articoli redatti in legalese strettissimo. I malcapitati naviganti, di solito, li accettavano senza discutere. Anzi, incuranti, si affrettavano su piattaforme ignote, ma fortemente raccomandate da «tutti»: senza nemmeno averle lette e conosciute, sottoscrivevano ogni nuova regola con una svirgolata sullo schermo o un rapido click del mouse.

«Ho letto e accetto», mentivano. Con leggerezza!

E si trovavano così avvoltolati in strane avventure, che li portavano su lidi remoti, a raggiungere mondi tanto bizzarri da sembrare alieni.